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From: | Enrico Bella |
Subject: | Re: [www-it-traduzioni] [Capitolo 22 Editing interattivo] traduzione Introduction to the command line |
Date: | Sun, 6 Mar 2016 18:55:38 +0100 |
User-agent: | Mozilla/5.0 (X11; Linux x86_64; rv:38.0) Gecko/20100101 Thunderbird/38.5.1 |
Ciao, qui sotto trovi la mia revisione. Mi sembra vada bene, l'unica cosa che potrei consigliarti per rendere più scorrevole la lettura è di accorpare le frasi. In inglese si usano molto di più le frasi brevi rispetto all'italiano, ma a mio avviso sarebbe bene accorparle quando il testo diventa troppo spezzettato, in modo da renderlo più leggibile. ******************************************* Editing Interattivo Molte persone, specialmente i principianti, usano i tasti freccia per muovere il cursore lungo la riga di comando. La maggior parte delle persone impiega meno tempo a fare ciò di quanto ne impiegherebbe ad imparare le alternative disponibili, più potenti, ma più complicate. Ma vale la pena di imparare alcuni di questi metodi, perciò li presenteremo qui. La shell include due diversi set di key bindings (scorciatoie da tastiera), ispirati a due editor di testo estremamente potenti, Emacs e vi (probabilmente i due più potenti che esistano). Sfruttando le scorciatoie da tastiera che questi binding offrono, i maghi della riga di comando sono in grado di scrivere e modificare righe di comando, anche lunghe, in una frazione di secondo. Se vi concederete del tempo per fare pratica con i key binding offerti dalla shell, anche se potrebbero sembrare scomodi inizialmente, ne sarete presto in grado anche voi. Nota: Sarete in grado di sfruttare completamente i binding di Emacs e vi solo se siete in grado di digitare correttamente sulla tastiera (usando 10 dita). Se non ne siete in grado, dovreste imparare a farlo il prima possibile (ci sono molti siti web gratuiti che insegnano a farlo). Ne vale decisamente la pena. Per imparare a digitare potete usare un'applicazione chiamata Klavaro. La shell bash usa i binding Emacs come default. Se volete provare i binding di vi, scrivete il seguente comando: $ set -o vi Potrete tornare al binding di Emacs scrivendo: $ set -o emacs Il binding di Emacs e quello di vi sono molto diversi, ed occorre un po' di tempo per abituarsi a ciascuno dei due. Dovreste provarli entrambi per capire con quale vi trovate meglio. Questo capitolo copre quello di default, il binding Emacs, ma se imparerete a usare vi potrete passare ai suoi binding e usarli in modo intuitivo. Consiglio: Non cercate di imparare tutte le scorciatoie in una sola volta! Il cervello unano non è fatto per questo genere di cose, perciò le dimentichereste quasi tutte. Piuttosto, vi consigliamo di imparare le 4/5 scorciatoie che trovate più utili e che usate più regolarmente -- imparare facendo. Più avanti potrete poi ritornare su questo capitolo, prendere in considerazione altre scorciatoie e imparare a muovervi come un fulmine lungo la riga di comando. I binding di Emacs I binding di Emacs fanno un uso massiccio di Ctrl e Alt come tasti modificatori. Gli utenti esperti di Emacs sono soliti rimappare il tasto CapsLock sul tasto Ctrl per poter digitare più comodamente i comandi Emacs (e per evitare infortuni da affaticamento ripetuto!). Quando inizierete ad usare i binding Emacs regolarmente vi consigliamo di fare lo stesso. ***************************************************************************************** This space reserved for instruction on remapping the CapsLock key ******************************************************************************************* Spostarsi lungo la riga di comando Le due più basilari combinazioni di tasti per spostarsi lungo la riga di comando sono Ctrl + f e Ctrl + b, le quali muovono il cursore, rispettivamente, a sinistra di un carattere e a destra di un carattere. Ctrl + f Muovi avanti di un carattere Ctrl + b Muovi indietro di un carattere Ovviamente potete fare gli stessi movimenti usando le frecce direzionali, ma come abbiamo sottolineato prima, usare i binding Emacs Ctrl + f e Ctrl + b può risultare più pratico, poiché le vostre dita non devono allontanarsi dalla parte alfabetica della tastiera. Al momento, potreste non notare alcuna differenza di velocità (soprattutto se ancora non siete molto veloci nel digitare), ma quando avrete più esperienza nell'uso della riga di comando, sicuramente non vorrete più utilizzare le frecce direzionali! La tabella seguente elenca alcune combinazioni di tasti che vi permettono di navigare lungo la riga di comando ancora più velocemente: Alt + f Muovi avanti di una parola Alt + b Muovi indietro di una parola Ctrl + a Vai all'inizio della riga Ctrl + e Vai alla fine della riga Consiglio: La parola tedesca per "Inizio" è Anfang. Vi dimentichereste mai di una parola così strana? Speriamo di no, perché può aiutarvi a ricordare che Ctrl + a vi porta all'inizio della riga di comando. Approfittando delle combinazioni di tasti appena proposte, potete velocizzare nettamente la vostra scrittura su riga di comando. Se, per esempio, avete scritto male la prima lettera di un nome file incredibilmente lungo, la combinazione Alt + b riporta il cursore all'inizio della parola, eliminando la necessità di muovere scomodamente il cursore carattere per carattere. I tasti home e end, se presenti, offrono un'alternativa a Ctrl + a e Ctrl + e. Modificare il testo Due tra i più diffusi comandi di modifica sono i seguenti: Ctrl + t Scambia il carattere prima del cursore con quello dopo, e viceversa. Alt + t Scambia la parola prima del cursore con quella dopo il cursore, e viceversa Ci vuole un po' per abituarsi a questi due comandi, ma entrambi sono molto utili. Mentre Ctrl + t è usato prevalentemente per correggere gli errori di battitura, Alt + t è spesso usato per "trascinare" una parola in avanti lungo la riga di comando. Date un'occhiata al comando seguente (la sottolineatura segna la posizione del cursore): $ echo uno due tre quattro Se premete Alt + t in questa situazione, la parola prima del cursore ("uno") viene scambiata con la parola dopo il cursore ("due"). Provate! Il risultato dovrebbe apparire così: $ echo due uno tre quattro Noterete due cose. La prima è che l'ordine delle parole "uno" e "due" è stato scambiato. La seconda è che il cursore si è spostato in avanti insieme alla parola "uno". Ora, la cosa interessante del fatto che anche il cursore si sposti è che non dovrete fare altro che premere nuovamente Alt + t per scambiare "uno" con la parola seguente, "tre": $ echo due tre uno quattro Perciò, premendo Alt + t ripetutamente, potrete "trascinare" in avanti la parola prima del cursore, fino alla fine della riga. (Ovviamente, potete fare la stessa cosa con un singolo carattere, usando Ctrl + t.) All'inizio il funzionamento elaborato dei due comandi di scambio può confondere un po', ma vi basterà sperimentarli per qualche tempo e presto ne avrete la piena padronanza. Cancellare/sopprimere e reinserire il testo Ecco alcuni pratici comandi per cancellare del testo: Ctrl + d Cancella il carattere sotto il cursore Alt + d Sopprimi tutto il testo, a partire dal cursore, fino alla fine della parola corrente. Alt + Backspace Sopprimi tutto il testo, a partire dal cursore, fino all'inizio della parola corrente. E' da notare che Alt + d e Alt + Backspace non cancellano il testo, ma lo sopprimono. Sopprimere è diverso da cancellare, in quanto il testo cancellato sparisce per sempre, mentre il testo soppresso può essere riportato in vita (il terime usato è "yanked", "strattonato") in un momento successivo, usando il comando: Ctrl + y Reinserisci (yank) il testo precedentemente soppresso Vediamo ora come funziona, attraverso un esempio: $ echo uno due Come prima, la posizione del cursore è indicata dalla sottolineatura. Se premete Alt + Backspace in questa situazione, la parola "due", così come lo spazio successivo ad essa, sarà soppressa, lasciando la riga di comando nella seguente condizione: $ echo uno Se ora premete Ctrl + y, il testo soppresso è "resuscitato" nuovamente nella riga di comando. Potete ripeterlo più volte. Se premete Ctrl + y tre volte, per esempio, otterrete la seguente riga: $ echo uno due due due Come potete vedere, sopprimere il testo equivale alla funzione "taglia" dei moderni editor di testo. E' da notare che il testo non soppresso, ma cancellato (premendo Ctrl + d) non può essere reinserito nella riga di comando. L'unica maniera per riaverlo indietro è utilizzare la funzione di annullamento, che sarà discussa qui sotto. Probabilmente i comandi più utili per sopprimere il testo sono i seguenti: Ctrl + k Sopprimi tutto il testo a partire dal cursore, fino alla fine della riga. Ctrl + u Sopprimi tutto il testo, a partire dal cursore, fino all'inizio della riga (unix-discard-line) Come sempre, il modo migliore per imparare questi comandi è quello di sperimentare. Vi renderete conto che sopprimere e reinserire, quando necessario, grandi porzioni di testo tramite i comandi citati può farvi risparmiare molto tempo. Annullare i cambiamenti Potete annullare l'ultimo cambiamento effettuato usando il comando seguente: Ctrl + _ Annulla l'ultimo cambiamento. Un modo alternativo per fare lo stesso è premereCtrl + xu. (Premete prima x e poi u mentre tenete premuto Ctrl.) Scorrere la cronologia della shell La shell salva gli ultimi comandi digitati nella sua cronologia. Questo vi permette di richiamare i comandi precedentemente usati, cosa che può risparmiarvi molte digitazioni. Ecco i comandi più importanti per scorrere la cronologia della shell: Ctrl + p Vai al comando precedente in cronologia Ctrl + n Vai al prossimo comando in cronologia Ctrl + > Vai all'ultimo comando in cronologia Ctrl + r Cerca comandi precedentemente digitati in cronologia (reverse-search-history) Ctrl + g Cancella la cronologia dei comandi corrente Vediamo come funzionano questi comandi, attraverso un semplice esempio. Aprite la shell e digitate i comandi seguenti: $ echo due due $ echo tre tre $ echo quattro quattro Dopo aver inserito questi comandi, vi rimane una riga di comando vuota che aspetta il vostro input. Ora premete Ctrl + p. Noterete che il comando inserito precedentemente appare sulla riga di comando: echo quattro. Se premete Ctrl + p un'altra volta, vi sposterete "più in su" nella cronologia, così da far apparire echo tre nella riga di comando. Ora premete Ctrl + n, e vedrete che sarete tornati a echo quattro: Ctrl + n funziona esattamente come Ctrl + p, ma all'opposto. Le frecce direzionali su e giù sono alternative a questi comandi. Dopo aver premuto Ctrl + p e magari anche Ctrl + n un po' di volte, potreste voler tornare indietro al comando che stavate digitando quando avete iniziato a scorrere la cronologia. Potete fare ciò, premendo Ctrl + >. Come vedete, la cronologia della shell non è altro che una lista dei comandi digitati di recente. Potete scorrere in su e in giù la lista digitando, rispettivamente, Ctrl + p e Ctrl + n. E potete premere Enter in ogni momento per eseguire il comando attualmente selezionato. Dato che la cronologia dei comandi è soltanto una grande lista, è anche possibile sottoporla a ricerca. Il comando più comunemente usato a tale scopo è Ctrl + r. Di nuovo, assumiamo che abbiate digitato i comandi echo uno, echo due e echo tre. Provate ora a premere Ctrl + r. Noterete che apparirà una scritta come "reverse-i-search". Se ora digitate la lettera "u", passerete direttamente all'ultimo comando inserito che conteneva una "u", che è ovviamente echo due. Da qui potete usare Ctrl + p e Ctrl + n per scorrere la cronologia come spiegato sopra. Oppure potete modificare la ricerca digitando una seconda lettera, ad esempio "n". A questo punto passerete al comando echo uno, perchè è il primo comando nella sequenza di cronologia, contenente la sequenza "un". O potete semplicemente cancellare la ricerca premendo Ctrl + g. Se vi sentite un po' persi nell'usare le funzioni di cronologia della shell, non vi preoccupate! Se continuerete a fare pratica, presto diventerà una routine saltare avanti e indietro nella cronologia, evitando la scomodità di dover riscrivere lunghe righe di comando. Editing interattivo: un esempio L'esempio seguente, ha lo scopo di dimostrarvi come le funzioni di editing interattivo della shell possano drasticamente velocizzare il vostro lavoro. Supponiamo che abbiate digitato il seguente comando: $ echou no due tre bash: echou: command not found Bash ha lanciato un errore, perchè il comando echou non esiste. Ovviamente, quello che volevate veramente scrivere era echo uno due tre. Forse sarete sorpresi nel leggere che sono sufficienti cinque digitazioni per correggere l'errore: 1. Premete Ctrl + p per recuperare a schermo il primo comando in cronologia, ossia quello digitato erroneamente. 2. Premete Ctrl + a per muovere il cursore all'inizio della riga. 3. Premete Alt + f per muovere il cursore avanti di una parola. Il cursore ora si trova tra le parole "echou" e "no". 4. Premete Ctrl + t. Vedrete che la "u" prima del cursore e lo spazio sotto il cursore sono stati scambiati: "echou no" è diventato "echo uno". 5. Infine, premete Enter per eseguire il comando corretto!
*************************************** Ciao Enrico Il 06/03/2016 14:53, Fil ha scritto:
Ciao a tutti, riporto qui sotto la versione plain-text della traduzione del capitolo 22. Ho anche il tutto già impaginato in epub, se qualcuno vuole il file impaginato, chieda e gli sarà dato ;) Mi sono preso alcune licenze, in particolare ho tradotto arbitrariamente: "enter a command" -> "scrivere un comando" (invece che "inserire") "set of bindings" -> "set di binding" (invariato) "whirl across the command line" -> "muoversi come un fulmine lungo la riga di comando" Sono ben accette locuzioni alternative e/o più efficaci :) Attendo istruzioni su cosa fare del testo tradotto(devo caricarlo da qualche parte? devo inviarlo in privato a qualcuno?) Ciao, Fil ###################################################################### Editing Interattivo Molte persone, specialmente i principianti, usano i tasti freccia per muovere il cursore lungo la riga di comando. La maggior parte delle persone impiega meno tempo a fare ciò, di quanto ne impiegherebbe ad imparare le alternative disponibili, più potenti, ma più complicate. Ma vale la pena di imparare alcuni di questi metodi, perciò li presenteremo qui. La shell include due diversi set di key bindings (scorciatoie da tastiera), ispirati a due editor di testo estremamente potenti, Emacs e vi (probabilmente i due più potenti che esistano). Sfruttando le scorciatoie da tastiera che questi binding offrono, i maghi della riga di comando sono in grado di scrivere e modificare righe di comando anche lunghe, in una frazione di secondo. Se vi concederete del tempo per fare pratica con i key binding offerti dalla shell, anche se potrebbero sembrare scomodi inizialmente, ne sarete presto in grado anche voi. Nota: Sarete in grado di sfruttare completamente i binding di Emacs e vi solo se siete in grado di digitare correttamente sulla tastiera (usando 10 dita). Se non ne siete in grado, dovreste imparare a farlo il prima possibile (ci sono molti siti web gratuiti che insegnano a farlo). Ne vale decisamente la pena. Per imparare a digitare potete usare un'applicazione chiamata Klavaro. La shell bash usa i binding Emacs come default. Se volete provare i binding di vi, scrivete il seguente comando: $ set -o vi Potrete tornare al binding di Emacs scrivendo: $ set -o emacs Il binding di Emacs e quello di vi sono molto diversi, ed occorre un po' di tempo per abituarsi a ciascuno dei due. Dovreste provare entrambi i binding per capire con quale vi trovate meglio. Questo capitolo copre quello di default, il binding Emacs. Se imparerete a usare vi, potrete passare ai suoi binding e li troverete piuttosto intuitivi. Consiglio: Non cercate di imparare tutte le scorciatoie in una sola volta! Il cervello unano non è fatto per questo genere di cose, perciò le dimentichereste quasi tutte. Piuttosto, vi consigliamo di imparare le 4/5 scorciatoie che trovate più utili e che usate più regolarmente -- imparare facendo. Più avanti potrete ritornare su questo capitolo, per prendere in cosiderazione altre scorciatoie. Vi ritroverete presto a muovervi come un fulmine lungo la riga di comando. I binding di Emacs I binding di Emacs fanno un uso massiccio di Ctrl e Alt come tasti modificatori. Gli utenti esperti di Emacs sono soliti rimappare il tasto CapsLock sul tasto Ctrl per poter digitare più comodamente i comandi Emacs (e per evitare infortuni da affaticamento ripetuto!). Quando inizierete ad usare i binding Emacs regolarmente, vi consigliamo di fare lo stesso. ***************************************************************************************** This space reserved for instruction on remapping the CapsLock key ******************************************************************************************* Spostarsi lungo la riga di comando Le due più basilari combinazioni di tasti per spostarsi lungo la riga di comando sono Ctrl + f e Ctrl + b, le quali muovono il cursore, rispettivamente, a sinistra di un carattere e a destra di un carattere. Ctrl + f Muovi avanti di un carattere Ctrl + b Muovi indietro di un carattere Ovviamente potete fare gli stessi movimenti usando le frecce direzionali. Ma come abbiamo sottolineato prima, usare i binding Emacs Ctrl + f e Ctrl + b può risultare più pratico, poichè le vostre dita non devono allontanarsi dalla parte alfabetica della tastiera. Al momento, potreste non notare alcuna differenza di velocità (soprattutto se ancora non siete molto veloci nel digitare), ma quando avrete più esperienza nell'uso della riga di comando, sicuramente non vorrete più utilizzare le frecce direzionali! La tabella seguente elenca alcune combinazioni di tasti che vi permettono di navigare lungo la riga di comando ancora più velocemente: Alt + f Muovi avanti di una parola Alt + b Muovi indietro di una parola Ctrl + a Vai all'inizio della riga Ctrl + e Vai alla fine della riga Consiglio: La parola tedesca per "Inizio" è Anfang. Vi dimentichereste mai di una parola così strana? Speriamo di no, perchè può aiutarvi a ricordare che Ctrl + a vi porta all'inizio della riga di comando. Approfittando delle combinazioni di tasti appena proposte, potete velocizzare nettamente la vostra scrittura su riga di comando. Se, per esempio, avete scritto male la prima lettera di un nome file incredibilmente lungo, la combinazione Alt + b riporta il cursore all'inizio della parola, eliminando la necessità di muovere scomodamente il cursore carattere per carattere. I tasti home e end, se presenti, offrono un'alternativa a Ctrl + a e Ctrl + e. Modificare il testo Due tra i più diffusi comandi di modifica sono i seguenti: Ctrl + t Scambia il carattere prima del cursore con quello dopo, e viceversa. Alt + t Scambia la parola prima del cursore con quella dopo il cursore, e viceversa Ci vuole un po' per abituarsi a questi due comandi, ma entrambi sono molto utili. MentreCtrl + t è usato prevalentemente per correggere gli errori di battitura, Alt + t è spesso usato per "trascinare" una parola in avanti lungo la riga di comando. Date un'occhiata al comando seguente (la sottolineatura segna la posizione del cursore): $ echo uno due tre quattro Se premete Alt + t in questa situazione, la parola prima del cursore ("uno") viene scambiata con la parola dopo il cursore ("due"). Provate! Il risultato dovrebbe apparire così: $ echo due uno tre quattro Noterete due cose. La prima è che l'ordine delle parole "uno" e "due" è stato scambiato. La seconda è che il cursore si è spostato in avanti insieme alla parola "uno". Ora, la cosa interessante del fatto che anche il cursore si sposti è che non dovrete fare altro che premere nuovamente Alt + t per scambiare "uno" con la parola seguente, "tre": $ echo due tre uno quattro Perciò, premendo Alt + t ripetutamente, potrete "trascinare" in avanti la parola prima del cursore, fino alla fine della riga. (Ovviamente, potete fare la stessa cosa con un singolo carattere, usando Ctrl + t.) All'inizio, il funzionamento elaborato dei due comandi di scambio può confondere un po'. Vi basterà sperimentarli per qualche tempo, e presto ne avrete la piena padronanza. Cancellare/sopprimere e reinserire il testo Ecco alcuni pratici comandi per cancellare del testo: Ctrl + d Cancella il carattere sotto il cursore Alt + d Sopprimi tutto il testo, a partire dal cursore, fino alla fine della parola corrente. Alt + Backspace Sopprimi tutto il testo, a partire dal cursore, fino all'inizio della parola corrente. E' da notare che Alt + d e Alt + Backspace non cancellano il testo, ma lo sopprimono. Sopprimere è diverso da cancellare, in quanto il testo cancellato sparisce per sempre, mentre il testo soppresso può essere riportato in vita (il terime usato è "yanked", "strattonato") in un momento successivo, usando il comando: Ctrl + y Reinserisci (yank) il testo precedentemente soppresso Vediamo ora come funziona, attraverso un esempio: $ echo uno due Come prima, la posizione del cursore è indicata dalla sottolineatura. Se premete Alt + Backspace in questa situazione, la parola "due", così come lo spazio successivo ad essa, sarà soppressa, lasciando la riga di comando nella seguente condizione: $ echo uno Se ora premete Ctrl + y, il testo soppresso è "resuscitato" nuovamente nella riga di comando. Potete ripeterlo più volte. Se premete Ctrl + y tre volte, per esempio, otterrete la seguente riga: $ echo uno due due due Come potete vedere, sopprimere il testo equivale alla funzione "taglia" dei moderni editor di testo. E' da notare che il testo non soppresso, ma cancellato (premendo Ctrl + d) non può essere reinserito nella riga di comando. L'unica maniera per riaverlo indietro è utilizzare la funzione di annullamento, che sarà discussa qui sotto. Probabilmente i comandi più utili per sopprimere il testo sono i seguenti: Ctrl + k Sopprimi tutto il testo a partire dal cursore, fino alla fine della riga. Ctrl + u Sopprimi tutto il testo, a partire dal cursore, fino all'inizio della riga (unix-discard-line) Come sempre, il modo migliore per imparare questi comandi è quello di sperimentare. Vi renderete conto che sopprimere e, quando necessario, reinserire grandi porzioni di testo, possono farvi risparmiare molto tempo. Annullare i cambiamenti Potete annullare l'ultimo cambiamento effettuato, usando il comando seguente: Ctrl + _ Annulla l'ultimo cambiamento. Un modo alternativo per fare lo stesso è premereCtrl + xu. (Premete prima x e poi umentre tenete premuto Ctrl.) Scorrere la cronologia della shell La shell salva gli ultimi comandi digitati nella sua cronologia. Questo vi permette di richiamare i comandi precedentemente digitati, cosa che può risparmiarvi molte digitazioni. Ecco i comandi più importanti per scorrere la cronologia della shell: Ctrl + p Vai al comando precedente in cronologia Ctrl + n Vai al prossimo comando in cronologia Ctrl + > Vai all'ultimo comando in cronologia Ctrl + r Cerca comandi precedentemente digitati in cronologia (reverse-search-history) Ctrl + g Cancella la cronologia dei comandi corrente Vediamo come funzionano questi comandi, attraverso un semplice esempio. Aprite la shell e digitate i comandi seguenti: $ echo due due $ echo tre tre $ echo quattro quattro Dopo aver inserito questi comandi, vi rimane una riga di comando vuota che aspetta il vostro input. Ora premete Ctrl + p. Noterete che il comando inserito precedentemente appare sulla riga di comando: echo quattro. Se premete Ctrl + p un'altra volta, vi sposterete "più in su" nella cronologia, così da far apparire echo tre nella riga di comando. Ora premete Ctrl + n, e vedrete che siete tornati a echo quattro: Ctrl + nfunziona esattamente come Ctrl + p, ma all'opposto. Le frecce direzionali su e giù sono alternative a questi comandi. Dopo aver premuto Ctrl + p e magari anche Ctrl + n un po' di volte, potreste voler tornare indietro al comando che stavate digitando quando avete iniziato a scorrere la cronologia. Potete fare ciò, premendo Ctrl + >. Come vedete, la cronologia della shell non è altro che una lista dei comandi digitati di recente. Potete scorrere in sù e in giù la lista digitando, rispettivamente, Ctrl + p e Ctrl + n. E potete premere Enter in ogni momento per eseguire il comando attualmente selezionato. Dato che la cronologia dei comandi è soltanto una grande lista, è anche possibile sottoporla a ricerca. Il comando più comunemente usato a tale scopo è Ctrl + R. Di nuovo, assumiamo che abbiate digitato i comandi echo uno, echo due e echo tre. Provate ora a premere Ctrl + R. Noterete che apparirà una scritta come "reverse-i-search". Se ora digitate la lettera "u", passerete diretatmente all'ultimo comando inserito che conteneva una "u", che è ovviamente echo due. Da qui potete usare Ctrl + p e Ctrl + n per scorrere la cronologia come spiegato sopra. Oppure potete modificare la ricerca digitando una seconda lettera, ad esempio "n". A questo punto passerete al comando echo uno, perchè è il primo comando nella sequenza di cronologia, contenente la sequenza "un". O potete semplicemente cancellare la ricerca premendo Ctrl + g. Se vi sentite un po' persi nell'usare le funzioni di cronologia della shell, non vi preoccupate! Se continuerete a fare pratica, presto diventerà una routine, il saltare avanti e indietro nella cronologia, evitando la scomodità di dovre riscrivere lunghe righe di comando. Editing interattivo: un esempio L'esempio seguente, ha lo scopo di dimostrarvi come le funzioni di editing interattivo della shell possano drasticamente velocizzare il vostro lavoro. Supponiamo che abbiate digitato il seguente comando: $ echou no due tre bash: echo: command not found Bash ha lanciato un errore, perchè il comando echou non esiste. Ovviamente, quello che volevate veramente scrivere era echo uno due tre. Forse sarete sorpresi nel leggere che sono sufficienti cinque digitazioni per correggere l'errore: 1. Premete Ctrl + p per recuperare a schermo il primo comando in cronologia, ossia quello digitato erroneamente. 2. Premete Ctrl + a per muovere il cursore all'inizio della riga. 3. Premete Alt + f per muovere il cursore avanti di una parola. Il cursore ora si trova tra le parole "echou" e "no". 4. Premete Ctrl + t. Vedrete che la "u" prima del cursore e lo spazio sotto il cursore sono stati scambiati: "echou no" è diventato "echo uno". 5. Infine, premete Enter per esegure il comando corretto! #################################################################### -- http://savannah.gnu.org/projects/www-it/ |
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