Francesco Potortì:
Non esiste software libero "per gli sviluppatori" o "per gli utenti", ma
"software libero" o "non libero". MIT X, BSD, Apache, LGPL, Mozilla,
GPL, sono alcune licenze di software libero. Sul sito di FSF ce n'è una
lista più ampia. Le stesse e qualcun'altra sono sul sito di OSI.
Fabio Pesari:
Secondo me il software libero è un'ideologia, anche perché se non lo
fosse sarebbe la stessa cosa dell'open source.
Certo. Ma qui si parlava di licenze, e cos'è una "licenza di software
libero" secondo FSF è piuttosto ben definito.
Sono convinto che una licenza possa essere più libera delle altre. Sono
d'accordo che MIT, BSD, e le altre siano licenze di software libero a
livello pratico, non che lo siano a livello ideologico (e su questo
penso siamo d'accordo).
Una "licenza di software libero" secondo FSF ha una definizione
abbastanza precisa, senza gradazioni: non c'è il concetto di licenza più
o meno libera. A meno che mi sia perso qualche novità, nel qual caso
aggiornatemi.
E si, secondo me una licenza può essere più libera per gli utenti che
per gli sviluppatori, il mondo non è in bianco e nero.
Non discuto le tue convinzioni, mi basavo esclusivamente su cosa dice
FSF a riguardo.
Per me chiamare la GPL "restrittiva" è sbagliato
In quel che scrivevo mettevo a confronto diverse licenze di software
libero, e dicevo che quelle copyleft hanno termini più restrittivi delle
altre: con le altre posso fare cose che con quelle copyleft non posso
fare, cioè il mio campo di azione legittimo è più ristretto.
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http://savannah.gnu.org/projects/www-it/