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From: | Andrea Pescetti |
Subject: | Re: [www-it-traduzioni] traduciamo GPLv3 |
Date: | Sat, 24 Jan 2015 16:39:10 +0100 |
User-agent: | Mozilla/5.0 (X11; Linux x86_64; rv:31.0) Gecko/20100101 Thunderbird/31.3.0 |
Il 20/01/2015 Francesco Potortì ha scritto:
Fabio Pesari:Io sono del parere che sia del tutto inutile tradurre la GPL, specialmente non ufficialmente. La GPL è un documento legale, tradurlo può aiutare la gente a capirlo ma le traduzioni e risorse esistenti sono già sufficienti, indipendentemente dalla loro qualità.
Tradurre la GPLv3 può essere utile. Al momento abbiamo due traduzioni esistenti, http://katolaz.homeunix.net/gplv3/gplv3-it-final.html e (derivata dalla precedente) quella segnalata in lista da Francesco P. Micozzi: http://www.micozzi.it/?p=12
Queste due possono essere una base su cui lavorare per una "traduzione non-ufficiale ufficiale", come chiamiamo queste traduzioni. Cioè sono non ufficiali, ma hanno la "benedizione" del gruppo ufficiale dei traduttori (che coincide con questa mailing list).
Il principale limite di queste due è che non sempre sono letterali, mentre noi vogliamo una traduzione che sia perfettamente aderente all'originale, soprattutto nella terminologia. Immagino che la revisione di GPL FAQ ci permetterà di stabilire quali termini usare, e a quel punto fare (o sistemare) una traduzione italiana della GPLv3 potrebbe essere più facile.
Sul sito GNU sono ospitate traduzioni non ufficiali di tutte le licenze in molte lingue, fra cui l'italiano. È un servizio di grande utilità per chi non legge facilmente l'inglese.
Per la precisione, su https://www.gnu.org/licenses/translations.htmlci sono i link, ma le pagine tradotte devono stare su server diversi da www.gnu.org. Questo per evitare che qualcuno le possa scambiare per traduzioni ufficiali.
Ciao, Andrea.
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