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From: | Fabio Pesari |
Subject: | Re: [www-it-traduzioni] Revisioni di "GNU/Linux FAQ" e "License recommendations" |
Date: | Wed, 24 Dec 2014 19:13:02 +0100 |
User-agent: | Mozilla/5.0 (X11; Linux x86_64; rv:31.0) Gecko/20100101 Icedove/31.3.0 |
Prima di postare la domanda in lista, avevo già usato "non libero" senza trattino in diverse traduzioni, quindi è chiaro che anche io concordo con il fatto che sia una traduzione giusta.
Ma sai, a volte tendo a ragionare in termini di programmatore.Nella mia ottica, a livello di "lexing", non-libero è sicuramente un termine più efficace di "non libero". Se spengo un attimo il cervello e cerco di scandire rapidamente il contenuto del testo, "non libero" non mi sembra abbastanza per attirare la mia attenzione e richiamare il contesto del software libero. "Non libero" lo vedo come una negazione dell'essere libero mentre "non-libero" lo vedo come una parola a sé (che ha lo stesso significato). Un po' come la differenza in Perl tra la negazione di un "if" ed il costrutto "unless", se vogliamo...costrutto che ha diviso anche la comunità dei Perlisti, perché in alcuni libri famosi come "Perl Best Practices" l'uso di unless viene sconsigliato (personalmente, credo che unless sia validissimo visto che Perl non punta ad essere un linguaggio minimalista).
Ora, vorrei sottolineare quanto mi sia spiaciuto aprire la questione perché se fai caso al mio post originale, non ho mai espresso la volontà di usare "non-libero" nelle traduzioni e che lo ho segnalato come inconsistenza ed in seguito revisionato, ho semplicemente detto che nei miei testi originali alle volte ho usato "non-libero" (ma è anche vero che non scrivo quasi mai materiale originale in italiano).
Il mio uso del trattino è stato confuso...io non usavo il trattino "all'Americana", ovvero perché in inglese c'è una forma particolare per la quale il "non" viene seguito da un trattino; io lo usavo per creare un termine singolo a partire da due termini, "non" e "libero". La regola del non- Americana è solo una spiacevole coincidenza. Tu hai usato "illibero" che è si un termine un po' bruttino ma è più vicino a quello che volevo dire che "non libero".
Fondamentalmente per me non fa alcuna differenza se c'è il trattino oppure no, anche se a giudicare dai miei post sembrerebbe che sia favorevole al trattino. Lo preferisco a livello visuale, forse, ma non credo faccia alcuna differenza purché si mantenga un certo livello di consistenza tra le varie traduzioni (che come tu hai detto, non può essere accurato al 100% visto siamo tutti diversi).
Guardando le altre traduzioni, le varie lingue hanno trovato varie soluzioni. I tedeschi usano unfreier (equivalente di unfree in inglese), gli spagnoli que no es libre (che non è libero), i portoghesi não-livres (non-liberi) e via discorrendo. Secondo me tutte le forme sono valide e questo non fa altro che confermare l'equivalenza tra le varie forme a livello pratico.
Per quanto riguarda l'FSF, il consenso a quanto ne so è di usare nonfree. Non solo nell'FSF ma anche in alcune distro (almeno Debian e Arch che io sappia) la convenzione è di marcare le versioni non libere dei pacchetti come "nonfree" e varie documentazioni usano anche il termine "nonfree" (come https://wiki.archlinux.org/index.php/Nonfree_applications_package_guidelines per esempio), mentre invece "non-free" con il trattino lo leggo di solito a gente esterna allo sviluppo di software libero come giornalisti.
Interessante che su Wikipedia https://en.wikipedia.org/wiki/Nonfree sia un redirect su https://en.wikipedia.org/wiki/Proprietary - nonfree non può essere tradotto come proprietary per via di quelle licenze shared source o open source con clausole stupide che le rendono non libere come la licenza di JSLint o quella di Truecrypt.
Non mi ritengo un dotto in materia quindi questo è tutto IMO, in ogni caso la mia conclusione è sempre la stessa ovvero di continuare ad usare quello che è già stato stabilito se non c'è un motivo grosso per cambiare - magari fosse così nel mondo della tecnologia!
Fabio On 12/24/14 10:20, Giorgio Padrin wrote:
Fabio Pesari <address@hidden> writes:Concordo con Giorgio quando dice: > la consistenza tirata a questo livello non ha senso e non è pratica. , la mia era una domanda solo di tipo informativo e solitamente non sono interessato a dettagli di questo tipo - la gente che si imbatte nei testi da noi tradotti si spera avrà altro su cui riflettere.Ho apprezzato la domanda perchè mostra attenzione alla lista, non è affatto una domanda ovvia e già decisa nella lista. Mi dispiacerebbe se tu avessi sentita la mia frase come un appunto verso di te, non lo è, e me ne scuso se magari così l'hai sentita, a volte sono troppo asciutto e per email senza le facce parlarsi è un gioco duro e rischioso. :)Ciò nonostante, per tagliare la testa al toro ho revisionato le traduzioni citate solo perché non mi va che si pensi che io abbia un'opinione più che un altra e perché queste cose possono al più sfociare in infiniti dibattiti telematici che non hanno una conclusione obiettiva ma solo pareri.Per me, fai come meglio credi e sei contento. Come mio gusto, se chiedi e non ti ho detto, anch'io come Francesco preferisco non libero, senza trattini. Perchè mi chiedo, vale la pena mettere il trattino? Cosa cambia per chi legge? 'Nonfree' suona acconcio nell'uso inglese, in italiano è 'illibero', ma è debole di suono, meglio 'non libero'. Tu che hai osservato, c'è qualche differenza per la fsf tra 'not free' e 'nonfree'?illibero...come la sentite?Proprio come sentivo liGNUx ma almeno ci hai provato!:)
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